La migrazione è normale: Gestirla in linea con i nostri valori è il nostro obiettivo
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Stiamo difendendo i nostri impegni di diritto internazionale

Una solida difesa della Carta dei diritti fondamentali, in particolare dell’articolo 18, che si basa sulla Convenzione di Ginevra del 1951 sullo status dei rifugiati e sul suo Protocollo del 1967. Crediamo nella difesa, non nella violazione, dei nostri impegni di diritto internazionale.

Ci battiamo da sempre per politiche di migrazione e di asilo più eque e solidali

Durante questo mandato, ci siamo battuti per un Nuovo Patto sulla migrazione e l’asilo definito da una valutazione individuale del diritto di asilo, con regole chiare sia per i richiedenti che per gli Stati membri, senza ricorrere sistematicamente a procedure che portano alla detenzione di un gran numero di persone alle frontiere esterne.

I richiedenti asilo sono una responsabilità condivisa dagli Stati membri dell’UE

Ciò significa che la gestione delle persone che arrivano nell’UE in cerca di asilo dovrebbe essere una responsabilità condivisa dagli Stati membri, non lasciata agli Stati membri in cui arrivano per primi, né agli Stati membri in cui molte di queste persone vorrebbero finire, ma condivisa tra gli Stati membri secondo regole eque e sostenibili.

Una risposta permanente, solida ed efficace dell’Unione per quanto riguarda le operazioni di ricerca e soccorso (SAR) in mare

Il salvataggio di vite umane in mare è un obbligo morale, umanitario e legale basato sul diritto internazionale. Ciò richiede un approccio più proattivo e coordinato alle operazioni SAR da parte dell’Unione e dei suoi Stati membri, al fine di rallentare il crescente numero di morti tra i migranti che tentano di attraversare il Mediterraneo.

Abbiamo bisogno di un approccio migliore alla migrazione legale nell’UE

Un approccio più completo e collaborativo alla migrazione legale nell’UE, cercando di offrire la possibilità ai cittadini dei paesi terzi di venire nell’UE legalmente per lavorare. Ciò dovrebbe consentire all’UE di far fronte alle proprie carenze di manodopera, contribuire a prevenire lo sfruttamento dei lavoratori vulnerabili che spesso lavorano in modo irregolare e ridurre il livello di migrazione irregolare (attraverso la quale le persone finiscono spesso nelle mani di trafficanti criminali che mettono a rischio la vita delle persone per profitto).

Abbiamo bisogno di una migliore cooperazione con i paesi terzi

La cooperazione con i paesi terzi deve essere guidata dal principio del partenariato paritario. Dobbiamo abbandonare l’esternalizzazione della responsabilità politica a governi volatili e antidemocratici attraverso accordi informali e insostenibili. Il gruppo S&D sostiene la cooperazione con i paesi terzi in materia di commercio, visti, sicurezza o investimenti, ma non sostiene accordi con governi e leader che non rispettano lo Stato di diritto e i diritti umani.

Dobbiamo concentrarci sulle questioni geopolitiche

Un approccio più a lungo termine in cui l’UE dia maggiore impulso alla soluzione di questioni geopolitiche che riguardano le cause profonde della migrazione, come la guerra, la povertà, la corruzione, la fame e la mancanza di opportunità. L’UE e i suoi Stati membri devono investire per creare capacità, facilitare gli investimenti nell’istruzione, rafforzare i sistemi di gestione dell’asilo e consolidare i sistemi legali e giudiziari nei paesi terzi.

Dobbiamo migliorare l’integrazione dei migranti e dei rifugiati nella nostra società

Una risposta più completa a livello dell’UE in materia di integrazione, anche consentendo di mettere i fondi dell’UE direttamente a disposizione delle autorità regionali, comunali e locali per finanziare i progetti di integrazione, poiché è lì che l’integrazione avviene nella realtà.

Non possiamo costruire muri con i soldi dell’UE

La protezione delle frontiere esterne attraverso una politica realistica di gestione della migrazione e l’accettazione del fatto che la costruzione di muri non fermerà l’istinto umano di sopravvivenza.